Reumatologia fibromialgia
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La fibromialgia è una malattia cronica reumatica dell’apparato muscolo-scheletrico e colpisce in prevalenza le donne prima della menopausa. Le cause non sono note, anche se è acclarata l’influenza di traumi psicologici e di situazioni di stress, inoltre hanno un’influenza fattori genetici, ormonali, infettivi nonché traumi di natura fisica o psicologica. La fibromialgia è caratterizzata da un insieme di sintomi e segni che non danno evidenza in sede diagnostica, ragione per cui spesso è identificata tardivamente.
SINTOMI E DIAGNOSI Il sintomo principale da prendere in considerazione è il dolore, che nella fibromialgia si manifesta in maniera persistente, è esteso a tutto il corpo, si caratterizza per essere sordo e non è collegato all’attività fisica. Può essere associato a rigidità, stanchezza, difficoltà nel rimanere concentrati e nel ricordare, variazione del tono dell’umore, problemi nel riposo. La diagnosi prevede la rilevazione del dolore lungo un arco temporale di tre mesi in almeno 11 su un totale di 18 punti sensibili, è necessario anche escludere comorbidità e altre cause, ragione per cui si eseguono esami e analisi ad hoc. Non esistono misure preventive.
REUMATOLOGIA FIBROMIALGIA: IL RUOLO DELL’OSSIGENO OZONO TERAPIA Nel trattamento della fibromialgia trova un campo d’elezione l’ossigeno ozono terapia, dal momento che l’ozono esercita un’importante azione antinfiammatoria e antidolorifica che consente di ridurre in maniera significativa la sofferenza della persona. Ogni terapia deve essere personalizzata in funzione del singolo caso (approfondisci).
TRATTAMENTO Per questa patologia si ricorre a un approccio multidisciplinare, con sostegno psicologico, attività fisica aerobica, controllo del peso corporeo, somministrazione di farmaci, anche se è bene precisare che questi ultimi non sono sempre efficaci, cosicché dosaggio e tipologia devono essere a cura del medico specialista. Cortisone e medicinali steroidei non hanno effetto, anche antidolorifici e antinfiammatori non steroidei (FANS) possono risultare inadeguati, mentre antidepressivi, antiepilettici e miorilassanti possono apportare benefici. Il percorso terapeutico è individualizzato sulla base del paziente, fermo restando che non ci sono linee guida universalmente riconosciute per la fibromialgia.
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