Smartphone e tumore
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Il rapporto tra smartphone e tumore è dibattuto da decenni, nel 2011 la Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha inserito le onde elettromagnetiche a bassa frequenza nel gruppo 2B, che raggruppa sostanze e fattori ritenuti “possibili cancerogeni”. A oggi non è dimostrata alcuna relazione di causa-effetto tra i campi elettromagnetici, elemento chiave quando si discute dei legami tra uso dei cellulari e salute, e per comprendere la valutazione espressa dal mondo scientifico è bene precisare che la Iarc ha elaborato una classificazione in cinque livelli, che va dal gruppo 1 “carcenogeno per gli umani”, al 2A “probabilmente carcenogeno”, al 2B “possibilmente carcenogeno”, al 3 “non classificabile”, fino al 4 “probabilmente non carcenogeno”. La differenza tra “possibile”, “probabile” e “certo” è sostanziale, tanto che nel gruppo 1 si trova ad esempio il cloroetano, componente base del gas mostarda, un’arma chimica, mentre nel gruppo 2B accanto alle onde elettromagnetiche si collocano l’aloe vera e il nickel.
EVITARE ALLARMISMI Il dibattito sul rischio che i telefonini siano causa di tumore si è riacceso dopo che il Tribunale di Ivrea ha condannato Inail in primo grado a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a una persona, che per lavoro ha usato per anni il cellulare almeno quattro ore al giorno ed è stata colpita da neurinoma, neoplasia benigna del nervo acustico. E’ opportuno evitare allarmismi, perché uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione è proprio l’uso prolungato dello smartphone, che difficilmente è raggiunto in situazioni normali e riguarda soprattutto determinate categorie professionali.
CONSIGLI Allo stesso tempo non bisogna dimenticare che i cellulari fanno parte della vita quotidiana da pochi anni e che non è possibile conoscere con certezza gli effetti a lungo termine del loro impiego, pertanto è bene seguire alcune regole di buon senso per contenere l’esposizione a onde elettromagnetiche:
- Limitare la durata delle conversazioni telefoniche
- Durante le conversazioni usare auricolari o vivavoce
- Preferire i messaggi alle telefonate
- Spegnere il telefono durante la notte o almeno staccare tutte le connessioni (rete mobile e wifi)
Evitare le chiamate quando il segnale è debole, perché è il momento in cui gli smartphone emettono campi magnetici più intensi (ad esempio quando si viaggia in treno) - Limitare il più possibile l’uso da parte dei bambini
Oltre al legame col tumore, ci sono studi che ipotizzano una relazione tra smartphone e diminuita fertilità maschile e la loro interferenza con i pacemaker. Nel primo caso è difficile stabilire il reale impatto perché la sterilità può essere dovuta a fattori diversi (stato di salute generale, sedentarietà, alimentazione, fumo, sonno), nel secondo è opportuno non mettere il telefonino in tasche ad altezza petto.