Dieta: conta l’equilibrio
le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere medico
La parola dieta è spesso associata alle vacanze estive o agli eccessi delle festività natalizie e al desiderio di tornare in forma, perdendo qualche chilo in eccesso, ma è un aspetto fondamentale della quotidianità di ogni persona perché si tratta di uno degli elementi che più concorrono a determinare lo stato di salute. Un’alimentazione corretta è alla base del benessere psicofisico e costituisce anche un fattore decisivo nel prevenire e diminuire il rischio di insorgenza di numerose patologie, tra cui le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e i tumori, al punto che l’Organizzazione mondiale della sanità stima che 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori sarebbero evitabili con una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia non è facile scegliere una dieta corretta, anche perché nel mondo e sul web proliferano le proposte più disparate.
Nella mia esperienza professionale, ponendo come punto fermo l’importanza di un apporto equilibrato di nutrienti, ho constatato la validità della strategia “zona”, comunemente nota come dieta zona, elaborata a partire dal 1995 dal biochimico statunitense Barry Sears. Il percorso proposto dalla zona mira a raggiungere e mantenere un equilibrio ormonale, che ha come scopo il raggiungimento della piena efficienza metabolica da parte dell’organismo, per permettergli di funzionare al meglio. In particolare attraverso questa strategia si cerca di regolare la produzione di eicosanoidi e limitare quella di insulina, seguendo alcune regole:
- 5 pasti giornalieri, tre principali (colazione, pranzo, cena) e due spuntini;
- L’intervallo tra un pasto e il successivo non deve superare le 5 ore;
- Ogni pasto deve seguire la proporzione 40%-30%-30% delle calorie di carboidrati, proteine (pesce, carni bianche, formaggi magri) e grassi;
- Mangiare molta verdura e molta frutta, da preferire ad alimenti quali riso, pane, patate, dolci, zucchero, bevande zuccherate, ecc;
- Fare una regolare attività fisica
Inoltre è consigliato usare olio extravergine d’oliva, bere molta acqua (almeno due litri al giorno), ridurre il ricorso al caffè, privilegiare attività aerobiche (camminare, pedalare, correre, nuotare), assumere un giusto quantitativo giornaliero di omega-3.
La dieta zona è stata oggetto di critiche, anche da parte della comunità scientifica, soprattutto perché ritenuta da alcuni studiosi eccessivamente ipocalorica, troppo legata a un modello matematico di difficile applicazione; inoltre si è contestata la demonizzazione tout-court dell’insulina ed è stata vista dai suoi detrattori come una forma di ortoressia (ovvero una posizione integralista in ambito alimentare), ma anche tra i critici vi è chi riconosce l’efficacia in termini di trattamento dimagrante nonché l’aver introdotto l’idea della ripartizione dei macronutrienti. A prescindere dalla discussione ancora in atto, è bene sottolineare che cambiare il proprio regime alimentare è una decisione da non prendere con leggerezza e necessita del consulto di uno specialista, dal momento che ogni persona presenta una condizione di salute differente di cui è necessario tenere conto.