Alla scoperta dei sintomi – la febbre
le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere medico
La febbre è un aumento temporaneo della temperatura corporea, che il corpo umano mette in atto come risposta a una situazione di pericolo. Si tratta pertanto di un sintomo e non di una malattia, una strategia con cui l’organismo reagisce a patologie e/o infezioni. La temperatura corporea di un individuo si attesta di solito tra i 36°C e i 37.2°C ed è regolata da un meccanismo complesso che la mantiene in questo intervallo nell’arco della giornata, pur con variazioni che la portano ad esempio a salire verso sera. Tanto negli adulti quanto nei bambini la febbre è un segnale da non sottovalutare, che va messo in relazione alla propria condizione psico-fisica e all’ambiente circostante, in modo da comprendere se è sufficiente il riposo, magari associato a terapia farmacologica, oppure è opportuno rivolgersi al medico curante. Può essere sintomo di un qualunque stato infiammatorio (infezioni respiratorie, otiti, infezioni del tratto urinario, gastroenterite, appendicite, malattie esantematiche, meningite, ecc), di altre affezioni, quali tumori e malattie autoimmuni, ma anche di colpi di calore oppure essere conseguenza di interventi chirurgici. Inoltre è spesso associata alle malattie reumatiche e può comparire in funzione del ciclo mestruale, di forti emozioni, dell’alimentazione, degli abiti indossati o dei farmaci assunti. Negli adulti si evidenzia con una temperatura corporea superiore ai 37-37.5 °C a seconda della persona e del momento della giornata, nei bambini tra i 37.2 °C (ascella), i 37.5°C (bocca), 38°C (retto). La misurazione fatta a ridosso di pasti, attività fisica, bagno caldo è inefficace.
ALTRI SINTOMI La febbre può essere associata ad altri sintomi come sudorazione, brividi, mal di testa, dolori muscolari, disidratazione, stanchezza. Particolarmente importanti sono astenia, mal di gola, inappetenza, vomito o nausea, dolore addominale, sensazione di schiacciamento del torace, svenimento, difficoltà respiratoria, gonfiore dei linfonodi, eruzioni cutanee. Nel caso di febbre alta e/o persistente associata ad altri sintomi occorre rivolgersi con urgenza al medico, soprattutto in presenza di brividi che potrebbero essere indicatori di una sospetta infezione batterica. Se la temperatura è molto elevata, possono darsi allucinazioni, confusione e convulsioni, queste ultime si manifestano soprattutto nei bambini e tendono a scomparire da sole senza gravi conseguenze.
QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO E’ opportuno rivolgersi al medico quando la febbre è alta (superiore ai 38°C per i neonati, ai 39°C per i bambini) e perdura nel tempo, da 24-48 ore, oppure se è associata ad altri sintomi, mentre bisogna intervenire subito con una temperatura superiore ai 40.5°C, con febbre non elevata, ma presente da più di una settimana, in presenza di comorbidità con diabete e cardiopatie, se il soggetto si sottopone a trattamenti cronici o è stato soggetto di recente a trapianto, chemioterapia, vaccino. Non sono da sottovalutare i casi di febbre al rientro da un viaggio all’estero. La massima urgenza richiede poi un individuo che perde conoscenza, è in stato confusionale, manifesta gravi difficoltà respiratorie, forte mal di testa, difficoltà a deambulare.
TRATTAMENTO Il primo passo è l’idratazione costante, molto importante anche per abbassare la temperatura. Di solito si ricorre a farmaci antipiretici (paracetamolo) e anti-infiammatori non steroidei (ibuprofene; acito acetilsalicilico ovvero aspirina, da non somministrare ai minori di 16 anni senza prescrizione medica). Gli antibiotici sono utili solo in presenza di un’infezione batterica.