Morbo di Crohn
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Il morbo di Crohn è un’infiammazione cronica intestinale le cui cause non sono note e che è frutto di una combinazione di più fattori, quali predisposizione genetica, ambiente, fumo, alterazioni della flora batterica, risposta immunitaria, dal momento che il sistema immunitario colpisce l’intestino. La patologia non ha origine genetica né ereditaria. Nella quasi totalità dei casi colpisce l’ileo (tratto terminale intestino tenue) e il colon. Per il suo impatto sulla qualità della vita – costringe le persone ad andare in bagno di frequente – e per le complicanze che può originare (stenosi e fistole) è importante una diagnosi precoce.
SINTOMI E DIAGNOSI sintomi principali del morbo di Crohn sono diarrea cronica (che dura più di 4 settimane), dolore addominale, perdita di peso anche importante, febbre serale, sangue nelle feci, dolori articolari. La diagnosi si effettua con endoscopia, colonscopia, ecografia, biopsia, risonanza magnetica addominale con mezzo di contrasto.
TRATTAMENTO La terapia è farmacologica e mira al recesso della fase acuta e al contrasto di eventuali riacutizzazioni. Si ricorre ad anti-infiammatori, immunosoppressori, steroidi, farmaci biologici, antibiotici, attraverso i quali è possibile controllare la progressione della patologia e recuperare una qualità della vita adeguata. Qualora le complicanze lo richiedano può rendersi necessario l’intervento chirurgico, che non sempre è risolutivo, in quanto il morbo di Crohn può tornare a manifestarsi nello stesso punto su cui si è intervenuti.