L’importanza del medico oncologo
le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere medico
Il medico oncologo è lo specialista che si occupa della diagnosi e della terapia dei tumori, seguendo il paziente in tutte le fasi della malattia, dalla prima visita all’attività di follow-up (monitoraggio continuativo nel tempo, che si intraprende dopo la conclusione dei trattamenti). Il paziente si rivolge al medico oncologo su indicazione del medico curante, a fronte di un quadro clinico che potrebbe essere compatibile con la presenza di una neoplasia, spetta a lui confermare o confutare quest’ipotesi diagnostica attraverso esame obiettivo, anamnesi della persona, prescrizione di ulteriori accertamenti (esami ematici, diagnostica per immagini, biopsia). E’ bene precisare che esistono numerosi tipi di cancro e che ogni malato lo sviluppa in maniera peculiare, anche in funzione della propria storia personale, pertanto è necessario un approccio terapeutico individualizzato in relazione al caso specifico. In Italia i tumori più diffusi sono:
Il medico oncologo è chiamato a occuparsi della persona nella sua interezza e a non considerarla semplicemente come un corpo malato, per restituire dignità all’individuo in un momento decisivo della sua esistenza. Per questo tra i suoi compiti non c’è solo l’individuazione della terapia più adatta, ma anche garantire la migliore qualità della vita possibile, fungendo altresì da supporto per qualunque richiesta o dubbio legato alla patologia (compresi quelli legati alla burocrazia, alle esenzioni e al lavoro). Di solito opera all’interno di un team multidisciplinare formato da altri medici specialisti e altri professionisti (fisioterapista, psicologo, infermiere, ecc).
TERAPIE. Lo specialista guida il paziente nella scelta del trattamento più indicato per la sua situazione, dall’intervento chirurgico alla chemioterapia, dalla radioterapia alla terapia ormonale, ai farmaci biologici.